Nazismo - tavola riassuntiva



Crisi Wall Street;
Conseguenze in Germania: fallimenti banche e industrie dovuti al venire meno dei capitali predisposti da l Piano Dawes (1924);
Conseguenze politiche: radicalizzazione dei movimenti di destra (Nazisti) e sinistra (KDP);
Bruning (1930 - 1932 centro cattolico):
-         Problema della governabilità opposizione socialdemocratici, nazisti, sinistra;
-         Contenimento spese sociali per risanamento finanze;
-         Ricorso ai decreti legge (art 48 in caso di emergenza era possibile aggirare il parlamento, sede dello scontro e dei problemi di governabilità).
-         Elezioni indette per 1930: clima violenze nazista, rafforzamento nazisti, calo dei socialdemocratici e del centro;
31 Ottobre 1931 a Bad Harzurg Alleanza Nazismo e capitalismo: industriali,  agrari, finanza, esercito, si accordano con Hitler per:
·        Autarchia
·        Commesse statali per riarmo
·        Obiettivo: risanamento economia
1932:
-         Rielezione Hindenburg;
-         Elezioni luglio e novembre: nazisti primo partito del paese;
30 Gennaio 1933: Hitler diviene cancelliere su incarico di Hindenburg.
Programma di Hitler    
·        Hitler e il Mein Kampf (1925)
Hitler (influenzato dal politico austriaco G. von Schönerer, sostenitore di una politica pangermanista e antisemitica) nel “Mein Kampf “ (La mia battaglia) accusò gli Ebrei di essere responsabili della sconfitta della Germania nella Prima guerra mondiale e di costituire un’internazionale di capitalisti e di sfruttatori tendente al dominio del mondo (si citavano, a conferma di queste convinzioni, i Protocolli dei Savi Anziani di Sion, dimostrati falsi nel 1921) e all’oppressione della razza ariana. La costruzione dell’ideologia nazista ruotava attorno all’utilizzo degli ebrei come capro espiatorio delle disfatte della Germania, vittima di una grande congiura giudaica. I punti fondamentale del Mein Kampf  rappresentano la summa della futura ideologia nazista:
-         Lotta contro il liberalismo individualista antinazionalista;
-         Lotta al marxismo della lotta di classe;
-         Gli ebrei sono responsabili della sconfitta tedesca nella I guerra mondiale;
-         I tedeschi, esemplari perfetti della purezza della razza superiore, dovevano eliminare le razze inferiori, per poter dominare il mondo;
-         Conquista dello “spazio vitale” attraverso la riconquista di quei territori ad est sottratti alla Germania con l’ umiliante pace di Versailles;
-         Revisione dei trattati di pace;
-         Pangermanismo: costruzione di una Grande Germania unificando tutti i territori popolati da tedeschi. Il nuovo Stato, come un grande organismo collettivo teso al comune interesse, avrebbe instaurato un nuovo ordine mondiale. Premessa necessaria era l’incondizionata obbedienza ad un leader carismatico a capo di un’organizzazione militare.
Il programma politico di Hitler prometteva riscatto ad un popolo provato sia dalle continue crisi economiche sia dal peso dell’umiliazione della “pace punitiva”. Un programma che individuava con certezza cause e nemici del paese (complotto ebraico – comunista), con un facile soluzione (eliminazione dei nemici) non poteva che avere grande successo propagandistico nella futura Germania nazista.

Hitler cancelliere:
-         Epurazione della P. A. e dei giornali;
-         Si fissano le elezioni per il 5 marzo: hitler vuole una maggioranza forte;
-         27 Febbraio incendio Reichstag: Goring, Goebbles complottano accusando Marinus van Der Lubbe (processo di Norimberga testimonianza di Hans Gisevius);
-         Conseguenze: Hitler prese a pretesto l’incendio per applicare Art 48(misure eccezionali): controllo poliziesco, sospese libertà politiche e di stampa (garanzie costituzionali sospese); scioglimento del Parlamento su decreto di Hindenburg; Hitler voleva indebolire il KDP e rafforzare il nazismo alle urne del 5 marzo;
-         Quasi 45% dei voti ai nazisti: solida maggioranza;
-         In sei mesi Totalitarismo: 23 marzo legge delega pieni poteri a Hitler (il parlamento, quasi tutto nazista, esautorò se stesso) potendo, così, legiferare;
-         14 luglio 1933legge:  Stato totalitario a partito unico (tutti i partiti fuori legge); Sindacati soppressi (corporazione Fronte del lavoro); Gestapo (Himmler);
-         Epurazione contro SA di Rohm, contestatori di sinistra contro il connubio con il capitalismo: 30 giugno 1934 notte dei lunghi coltelli (SS e Gestapo);
-         2 agosto 1934: morto Hindenburg Hitler divenne presidente (ratifica plebiscito popolare, utilizzato per uscita da SN nel 1933, per militarizzazione renania 1936, per annessione Austria 1938);

Rapporto con le chiese:
-         1933 concordato con Pio XI per libertà di culto e org. Ecclesiastica
-         1937 enciclica Con cocente dolore PioXI condanna  la violazione del concordato del Furer, il razzismo e la divinizzazione dello stato.
-         Conseguenza: persecuzione cattolici: Dachau.

Persecuzione ebraica
Il pregiudizio antiebraico nella storia e Tappe storiche dello sterminio degli Ebrei.
-         Pregiudizio antiebraico
Il pregiudizio antiebraico era giù diffuso in Europa nei secoli precedenti. Il popolo deicida”, accusato di avidità per la pratica del prestito a interesse, era assunto a capro espiatorio nei momenti di crisi. La prossimità fisica alla vita dei gentili europei e la rivendicazione di una loro identità diversa incomprensibile alla cultura di chi li ospitava, generavano sentimenti di ostilità e circospezione, che alimentarono le accuse di tessere un grande complotto internazionale. Quando le disgrazie interne agli stati e alle società sono talmente complesse da non essere comprese, addossare la colpa al capro espiatorio genera quella “scarica della tensione emotiva” necessaria affinché un gruppo possa andare avanti e non collassare.
Il rito del capro espiatorio, presente nel corso delle cerimonie ebraiche dello Yom Kippur (giorno dell’espiazione), addossava simbolicamente i peccati e le colpe a un capro maschio che avrebbe dovuto, così, espiare e scontare le colpe commesse dagli uomini andando a morire nel deserto (Levitico, 16).

-         Pogrom, complotto ebraico e i Protocolli dei Savi di Sion
L’odio particolare verso gli Ebrei, tuttavia, precedette l’era moderna e la nascita del termine “antisemitismo”. Tra le più comuni manifestazioni di antisemitismo vi furono i pogrom in Russia, violente sommosse popolari scatenate contro gli ebrei, spesso con l’appoggio delle autorità. I pogrom venivano a volte provocati da violente campagne diffamatorie, con la diffusione di false voci sull’uso, da parte degli Ebrei, di sangue di bambini cristiani a scopo rituale. In questo contesto nasce il cosiddetto “complotto ebraico”, la cui pretesa verità trova forzatamente conferma in un falso documento creato appositamente  e noto come i “Protocolli dei Savi di Sion”, che rappresentano l’enunciazione del programma ebraico di dominio sul mondo attraverso il controllo della finanza e dei mass media. Una presunta riunione dei Savi ebrei, tenuta non si sa quando né dove, ha lasciato i “protocolli”, cioè i verbali redatti a fine seduta. Il testo del documento apparve per la prima volta sul giornale russo Znamia di Krouchevan, noto sostenitore dei Pogrom. Il falso fu ordinato dall’Okhrana, la polizia politica zarista e commissionato allo scrittore Mathieu Golovinski tra la fine del 1900 e l’inizio del 1901 mentre si trovava a Parigi. L’obiettivo era di creare un documento che giustificasse le persecuzioni ebraiche. Dopo la rivoluzione bolscevica, gli anticomunisti strumentalizzarono i Protocolli additando, nella rivoluzione d’ottobre, un crimine giudaico. Hitler recepirà tale connubio tra comunismo ed ebraismo facendone un bersaglio della sua battaglia. I Protocolli dei Savi Anziani di Sion sono stati dimostrati falsi nel 1921.
-         Antisemitismo in Germania
L’antisemitismo, già presente in Europa, si sviluppa maggiormente nella Germania nazista. Ma prima di prendere di petto l’argomento, è necessario approfondire le condizioni ideologiche che ne lo hanno alimentato.
·        Antisemitismo
Nel 1879, il giornalista tedesco Wilhelm Marr coniò il termine antisemitismo per indicare l’odio nei confronti degli Ebrei e anche quello nei confronti di varie correnti politiche internazionali, liberali e cosmopolite, del Diciottesimo e del Diciannovesimo secolo, spesso associate con gli Ebrei.


·        Teorie razziste.
L’antisemitismo trova conferme nelle nuove idee nazionaliste e razziste, nate e sviluppatesi in seno all’imperialismo. Gli autori di riferimento sono Joseph Arthur de Gobineau e Houston Stewart Chamberlain.
Joseph Arthur de Gobineau, (autore del “Saggio sulla diseguaglianza delle razze umane”, pubblicato nel 1853-54), convinto che diversi popoli avessero geni diversi, propose la suddivisione degli uomini in razze inferiori, come Gialli e Neri, e razze superiori, come le varie razze Bianche. All’interno dei queste, la razza ariana rappresentava l’apice della purezza.
Houston Stewart Chamberlain, scrittore tedesco d'origine inglese, autore de “I fondamenti del XIX secolo” (1899), genero di Richard Wagner, sostenne l’esaltazione della razza ariana, pura solo nel ceppo germanico. Gli ariani, razza dal sangue puro, erano considerati portatori di elevate idee morali e fautori delle grandi opere dell’umanità. Il Rinascimento e tutte le più grandi personalità della storia (Dante, Michelangelo, anche e soprattutto Cristo) appartengono alla razza suprema. Nell’ottica di Chamberlain, la prima guerra mondiale era visto come il momento cruciale del trionfo del germanismo ariano sulle razze inferiori.
·        Mito della razza Ariana
Termine ottocentesco che designa gli Ari, popoli iranici di ceppo linguistico indoeuropeo.  Ariya, che in sanscrito significa «signore, nobile», era l’appellativo con cui i popoli iranici indicavano i gruppi dominatori. Europeizzato nell’Ottocento in Arii, poi Ariani, i teorici del nazismo utilizzarono tale termine per designare il tipo etnico biondo nordeuropeo concepito come discendenza diretta dell’antica popolazione ariana «nobile, eletta».
Il sanscrito ariano, quando fu conosciuto in Europa, si pensò che fosse una lingua originaria e pura, portata nell’India da un gruppo sociale antropologicamente omogeneo e integro dal punto di vista razziale, emigrata in epoca preistorica dall’Europa centrosettentrionale.
Il vocabolo “ariano”, in sintesi, indica un gruppo linguistico e non una razza. Alcuni studiosi tedeschi, sovrapponendo il concetto di razza con quello di ceppo linguistico, usarono il termine per  indicare il tipo etnico nordeuropeo, concepito come continuazione di un’antica razza pura ed «eletta». L’equivoco incontrò il favore della propaganda razzista nella Germania hitleriana.

-         Fasi dell’antisemitismo tedesco: Lo Stato contro gli Ebrei
·        Legge contro l’invasione dell’elemento straniero delle scuole e delle università tedesche, 25 marzo 1933 (Gesetz “gegen die Überfremdung deutscher Schulen und Hochschulen”). Ne conseguì che i Judenmischlinge, ovvero cittadini che avessero un genitore o un nonno ebreo, vennero allontanati dall’insegnamento o dalle attività artistiche e culturali, sempre più marcatamente orientate in senso razziale, tanto che si parlò, mettendola sotto sequestro, di “arte degenerata”.
·        Legge sul riordinamento dei pubblici impieghi del 7 aprile 1933. La purificazione razziale prevedeva una prima epurazione dalla pubblica amministrazione, obbligando al pensionamento tutti quei dipendenti che non fossero di “discendenza ariana”; apertura dei primi Lager, tra i quali Dachau, modello di tutti i campi di concentramento futuri;
·        Leggi di Norimberga 1935. Gi ebrei venivano privati dei diritti civili e politici:
-         Non potevano occupare impieghi pubblici:
-         Non potevano esercitare libere professioni;
-         Non avevano diritto alla cittadinanza;
-         Revoca dei documento di espatrio;
-         Non potevano avere proprietà immobiliari (boicottaggio economico, dovuto alla teoria del complotto finanziario);
-         Non potevano sposarsi con Ariani;

Testo delle leggi di Norimberga:

LE LEGGI DI NORIMBERGA

LEGGE PER LA PROTEZIONE DEL SANGUE E DELL'ONORE TEDESCO
15 Settembre 1935
Il Reichstag fermamente convinto che la purezza del sangue tedesco sia essenziale per il futuro del popolo tedesco e ispirato dalla inflessibile volontà di salvaguardare il futuro della nazione Germanica, ha unanimemente deciso l'emanazione della seguente legge:
Articolo I
1. I matrimoni tra ebrei e cittadini di sangue tedesco o affini sono proibiti. I matrimoni contratti in violazione della presente legge sono nulli anche se per eludere questa legge venissero contratti all'estero.
2. Le procedure legali per l'annullamento possono essere iniziate soltanto dalla Procura di Stato.
Articolo II
Le relazioni extraconiugali tra ebrei e cittadini di sangue tedesco o affini sono proibite.
Articolo III
Agli ebrei non è consentito impiegare come domestiche donne di sangue tedesco o affini di età inferiore ai 45 anni.
Articolo IV
1. Agli ebrei è vietato esporre la bandiera nazionale del Reich o i suoi colori.
2. Agli ebrei è consentita l'esposizione dei colori giudaici. L'esercizio di questo diritto è tutelato dallo Stato.
Articolo V
1. Chiunque violi il divieto previsto dall'Articolo I sarà condannato ai lavori forzati.
2. Chiunque violi il divieto previsto dall'Articolo II sarà condannato al carcere o ai lavori forzati.
3. Chiunque violi i divieti previsti dall'Articolo III e dall'Articolo IV sarà punito con un anno di carcere o con una ammenda, oppure con entrambe le sanzioni.
Articolo VI
Il Ministro degli Interni del Reich, in accordo con il Vice Führer e il Ministro della Giustizia del Reich, emaneranno i regolamenti e le procedure amministrative necessarie per l'applicazione della legge.
Articolo VII
La legge entrerà in vigore il giorno successivo alla sua promulgazione ad eccezione dell'Articolo III che avrà effetto entro e non oltre il 1° Gennaio 1936.
Il Fuehrer e Cancelliere del Reich: Adolph Hitler 
Il Ministro degli Interni del Reich: Wilhelm Frick 
Il Ministro della Giustizia del Reich: Dr. Gürtner 
Il Vice Fuehrer: Rudolf Hess

Reichsgesetzblatt, 1, 1935, pp. 1146-1147.
·        Decreti legge 15 dicembre 1937: riduzione dell’importazione di prodotti destinati agli ebrei;
·        Legge 1 marzo 1938: divieto per gli ebrei di stipulare contratti con la pubblica amministrazione;
·        Estate 1938: divieto ai medici e avvocati ebrei di occuparsi di ariani;
·        La notte dei cristalli 1938.
Il 7 novembre 1938, un ragazzo ebreo polacco di 17 anni, che agiva per vendicare i torti subiti dal suo popolo in Polonia, uccise l’ambasciatore tedesco Ernst von Rath in Francia. Joseph Goebbels, ministro della Propaganda, lanciò uno spietato pogrom in cui sosteneva che gli ebrei dovevano rispondere della morte del politico ariano. Il giorno dopo scattò l’azione punitiva, nota come “Notte dei cristalli”: tra il 9 e 10 Novembre 1938 i nazisti scesero in piazza e distrussero circa 7000 negozi ebraici, 200 sinagoghe, uccidendo centinaia di ebrei, mentre migliaia vennero deportati nei campi di concentramento.
·        Con lo scoppio del conflitto prese corpo l’idea di confinare tutti gli ebrei catturati in Madagascar, o in qualche zona dell’est Russia al di là del mondo ariano. Ma l’eventuale realizzazione di tale progetto finì per essere considerato impraticabile e dispendioso.

·        La soluzione finale
Non è certo se la volontà dello sterminio di massa fosse già presente sin dall’inizio nei progetti nazisti, ma il sopralluogo di H. Himmler ad Auschwitz nell’estate del 1941 anticipa, almeno nei progetti, la soluzione finale: il gerarca nazista sostiene, infatti, che il campo polacco può diventare un luogo di sterminio capace di “gasare” e “cremare” circa 60.000 prigionieri al giorno.
Tra la fine del 1941 e l’inizio del 1942 Hitler emanò un decreto segreto Nacht und Nebel, (Notte e nebbia), firmato dal maresciallo W. Keitel, in cui si ordinavano rappresaglie e fucilazioni  di massa, per mano delle Einsatzgruppen (unità d’azione speciale), la distruzione dei villaggi facendo sparire le vittime nella nebbia della notte.
Fu la conferenza di Wannsee, tenutasi nei presi di Berlino il 20 Gennaio 1942, a decidere la “soluzione finale”, cioè lo sterminio di massa razionalmente pianificato da una potenza industriale. Gli ebrei vennero uccisi con esecuzioni di massa, sulla base di un meccanismo a ingranaggio che ricorda la razionalizzazione industriale per ottenere maggiori profitti con il minimo sforzo.
R. Heydrich, capo dell’ufficio per le questioni ebraiche della Gestapo, il colonnello A. Eichmann e altri funzionari, posero il problema della crescita esponenziale dei prigionieri ebrei polacchi e russi, a causa delle nuove occupazioni. Alla dispendiosa e faticosa fucilazione di massa preferirono un metodo più razionale ed economico: l’omicidio di massa con l’utilizzo dei gas (Zyklon B, gas chimico a base di cianuro prodotto dalla I. G. Farben, industria tedesca specializzata in antiparassitari).
La soluzione alla questione ebraica, abbozzata ad Auschwitz, e avviata a Chelmno sarà diffusa in tutti gli altri campi.
FONTE: ecco un appunto di Eichmann durante la conferenza di Wannsee:
Nello sviluppo della soluzione finale gli ebrei dovranno essere trasportati all’est […] per essere usati come manodopera […]. Coloro che sopravvivranno sino alla fine, e che corrispondono evidentemente alla parte dotata di una maggiore forza di resistenza, andranno trattati di conseguenza. Perché se rilasciati costoro, per una selezione naturale del più adatto, costituirebbero il nucleo per una rigenerazione della razza ebraica”.

Politica economica nazismo
·        Pieno controllo statale dell’economia (dirigismo): subordinare la produzione agli obiettivi nazionali
·        Autosufficienza alimentare: No importazioni 1933
·        Legge ereditarietà e inalienabilità terre 1933
·        Riarmo – commesse statali industrie: eliminazione disoccupazione, aumento produttività, risanamento potere d’acquisto classi deboli
·        Piano quadriennale (economia pianificata sul modello sovietico): lavori pubblici per assorbire manodopera
·        Imposizione di lavoro obbligatorio 18 – 25 anni
·        Imposizione della tipologia di posto di lavoro in base alle esigenze produttive

Politica estera
·        Spazio vitale e grande Germania
·        Diritto di armarsi e di avere un esercito (uscita SN 1933)
·        1936 militarizzazione Renania (vedi divieto imposto dai trattati di Versailles)
·        1935 la Saar con plebiscito torna in Germania
·        Tentativo di annettere l’Austria (grande germania) assassinio di Dollfuss nel 1934; Mussolini dispose truppe al confine
·        Aprile 1935 “Fronte di Stresa”: conferenza Ita Ing e Fra per violazioni tedesche ed espansionismo aggressivo
·        Mussolini ago della bilancia: approfittò del prestigio per invadere l’Etiopia
·        Avvicinamento tra Italia e Germania con Asse Roma – Berlino che accomunava politica estera: antibolscevismo e interesse Balcani
·        Asse con Tokyo contro URSS nel 1937
·        Svolta Comintern: 1934 URSS in SN; creazione fronti popolari antifascisti con alleanza democrazie liberali e socialismo (VII congresso Comintern 1935)
·        Atteggiamento GB: appeasement, dare concessioni alla Germani purché si mantenga la pace; diffidenza verso URSS.
·        Anschluss: 1938 annessione Austria alla Germania
·        Conferenza di Monaco settembre 1938 per questione dei Sudeti in Cecoslovacchia. Cedimento delle democrazie occidentali, appeasement.
La GB non invitò la Cecoslovacchia e l’URSS: meglio un cordone antibolscevico con Hitler che un’alleanza con Stalin
La mediazione di Mussolini appoggiò la Germania (studiata a tavolino dal ministro tedesco)
·        Hitler andò oltre: marzo 1939 occupò Boemia e Moravia in Cecoslovacchia, andando oltre il principio internazionale (principio espansionistico, spazio vitale a Est)
·        21 marzo 1939: Hitler chiede il corridoio polacco e Danzica (vedi Versailles); appoggio Italia e minaccia GB
·        Patto d’acciaio 22 maggio 1939: Italia e Germania si uniscono per aiuto guerra difensiva e di attacco
·        Patto di non aggressione 23 agosto 1939: Von Ribbentrop e Molotov con clausola segreta (ammessa dall’URSS nel 1990) sulla spartizione della Polonia e sull’influenza dell’Europa dell’est (Baltico, Finlandia, Estonia, Lettonia)
Stalin elimina la dirigenza del PC polacco; distanze dall’occidente liberale; rimozione di Litvinov per Molotov; propaganda anticapitalista, divieto di chiamare fascisti i deportati politici nei Gulag, reazioni di sconcerto nei comunisti esteri e in Mussolini verso Hitler.

La prova generale
-         1923 re Alfonso XIII di Borbone affidò il potere al dittatore Miguel de Rivera per superare la crisi sociale
-         Nell’aprile 1931 elezioni sancirono la vittoria dei repubblicani: il re andò in esilio e la Spagna divenne una repubblica
-         Giugno 1931 elezioni diedero maggioranza alla sinistra
-         1933 vinse la destra che smantellò le riforme prese dalla sinistra attuando un regime autoritario e repressione delle proteste (biennio negro)
-         1936 il fronte popolare antifascista (liberali democratici e comunisti) vinse le elezioni: insurrezioni contro i proprietari terrieri e conservatori
-         Conseguenza: luglio 1936 la Destra organizzò il colpo di stato con Francisco Franco e l’esercito con aiuto Italia e Germania; guerra civile tra Falange nazionalista e repubblicani in Spagna
Reazioni internazionali
·        GB non si comprometteva per non favorire troppo la sinistra in Spagna, appoggiava dalla nemica URSS
·        La Francia si adeguò alle scelte della GB: Non intervento
·        Italia e Germania mandarono uomini e mezzi per Franco, l’URSS per i “frontisti”(brigate internazionali)
·        Nel 1939 (Marzo) Franco occupò Barcellona e Madrid (governerà fino al 1975)



Nessun commento:

Posta un commento

Lezioni individuali discipline umanistiche e supporto a studenti con disagi cognitivi

Cari studenti e studentesse, benvenuti sulla mia pagina personale. La mia attività Sono un professore di Filosofia , Storia , Scienze Umane ...