Origine della nazificazione
Il personaggio che creò le premesse per la nazificazione del pensiero di Nietzsche fu la sorella Elisabeth Förster - Nietzsche, curatrice delle pubblicazioni postume del fratello, sostenitrice di una palingenesi universale per mano tedesca, antisemita e simpatizzante del partito nazista. Aveva sposato Bernhard Forster, ex insegnante antisemita. Dopo la morte del fratello, ne manipolò gli appunti e li pubblicò postumi con il titolo La Volontà di potenza, in cui concetti come Oltreuomo e Volontà di potenza appaiono in linea con l’antisemitismo e l’aggressività politica dello Stato totalitario. La donna ebbe un notevole appoggio economico da Hitler. A tal proposito è degna di nota la visita che il Furer fece all'Archivio Nietzsche nel 1933, in occasione della quale ricevette in dono da Elisabeth il bastone appartenuto al fratello.
Il fautore dell’associazione ideologica tra il filosofo e il regime è stato Alfred Bäumler, che nell’opera “Nietzsche, il filosofo e il politico" (1931), interpreta il “Nietzsche filosofo” secondo un’ottica politica, fraintendendo volutamente l’opera “La volontà di potenza”, (redatta e manipolata da Elisabeth Förster - Nietzsche), tralasciando, invece, numerosi altri aspetti delle opere del filosofo.
Una nota a parte merita il filosofo György Lukács, che in “La distruzione della ragione” (1954) sostiene la filiazione diretta del fascismo dalla filosofia nietzschiana, poiché è una filosofia reazionaria che tende a conservare lo status quo in virtù della irraggiungibilità degli ideali filosofici proposti.
La denazificazione di Nietzsche
Mazzino Montinari (1928 - 1986, germanista e filologo italiano) criticò la divulgazione postuma del manoscritto La volontà di potenza per mano di Elisabeth Förster - Nietzsche che, tramite l’opera di redazione, aveva tagliato degli estratti, cambiato l'ordine, aggiunto titoli di sua invenzione, inserito passaggi di altri autori copiati da Nietzsche come se fossero stati scritti da lui stesso: l’opera del filosofo era stata manipolata.
Georges Bataille sosteneva che gli autori nazisti avessero frainteso Nietzsche (riferendosi a Alfred Bauemler e Alfred Rosenberg) poiché il filosofo tedesco era ostile agli ambienti antisemiti del suo tempo, del resto in gran parte fortemente connotati in senso cristiano.
Primo Levi, da I sommersi e i salvati:
“Il verbo di Nietzsche mi ripugna profondamente; stento a trovarvi un'affermazione che non coincida con il contrario di quanto mi piace pensare; mi infastidisce il suo tono oracolare; ma mi pare che non vi compaia mai il desiderio della sofferenza altrui. L'indifferenza sì, quasi in ogni pagina, ma mai la Schadenfreude, la gioia per il danno del prossimo, né tanto meno la gioia del far deliberatamente soffrire. Il dolore del volgo, degli Ungestalten, degli informi, dei non-nati-nobili, è un prezzo da pagare per l'avvento del regno degli eletti; è un male minore, comunque sempre un male; non è desiderabile in sé. Ben diversi erano il verbo e la prassi hitleriani”.
I concetti estranei a Nietzsche e quelli che lo salvano
1. Il concetto di Stato come surrogato di Dio
L’Oltreuomo è un filosofo che si libera di Dio, vivendo al di là del bene e del male. Lo Stato e la sua idolatria, rappresentano quel nichilismo negativo che ricrea nuovi modelli sulla base dei precedenti, cioè con la loro pretesa assolutezza, trascendenza e atemporalità, come fossero di origini sovrumana:
"Stato si chiama il più freddo di tutti i mostri. E’ freddo anche nel mentire; e la menzogna ch’esce dalla sua bocca è questa:” Io, lo Stato, sono il popolo!”
“Il loro idolo male odora – il freddo mostro – e tutti puzzano, questi adoratori dell’idolo […]. Solo là dove lo Stato cessa di esistere incomincia l’uomo non inutile”
“Sulla terra non c’è niente più grande di me: io sono il dito ordinatore di Dio – così muggisce il mostro. […] Sì, sa scoprire anche voi, vincitori del vecchio dio! La lotta vi stancò, e ora la vostra stanchezza serve il nuovo idolo!”
Passi tratti da Così parlò Zarathustra
2. Le concezioni hitleriane del Mein Kampf
Spazio vitale a est, grande Germania, antisemitismo, teoria della superiorità biologica della razza tedesca. Sono questi i temi fondamentali dell'opera di Hitler, i quali risultano estranei al pensiero di Nietzsche
3. Il Totalitarismo
Il Totalitarismo, secondo il quale l’individuo acquisisce valore solo nella comunità, è antitetico all'individualismo nietzschiano. Il fatto che gli uomini trovino l'eticità nello Stato e per esso sacrifichino la propria volontà di potenza, è chiaramente inconciliabile con il carattere solitario ed elitario dell'Oltreuomo. Questi, inoltre, non subordina l’interesse privato all’interesse pubblico, né tantomeno chiede al “gregge” di far similmente.
4. Anti germanismo e antisemitismo.
In Ecce homo Nietzsche sostiene che:
"I Tedeschi … non avranno mai l'onore di annoverare fra i rappresentanti dello spirito tedesco quel primo spirito retto nella storia dello spirito [Nietzsche parla di se stesso], quello spirito con il quale la verità è pervenuta a giudicare la falsa moneta di quattro millenni. Lo spirito tedesco è aria viziata per me […]".
L'Antisemitismo è il "risentimento" dei falliti contro le posizioni di prestigio occupate dagli ebrei nella società europea. Nonostante critichi il giudaismo come sovversivo sul piano religioso e culturale, Nietzsche lo ritiene meno pericoloso e più tollerabile del cristianesimo.
Annoveriamo anche un evento della vita privata. Secondo quanto riferisce il saggista e giornalista statunitense Henry Louis Mencken, Nietzsche si rifiutò di partecipare al matrimonio della sorella Elisabeth con Bernhard Forster a causa della sue idee antisemite. Il cognato del filosofo, inoltre, era pervase da una tale fanatismo da condurlo a fondare in Paraguay la cittadina di Nueva Germania, il cui scopo era di essere la prima colonia sperimentale abitata da soli ariani. Il "filosofo del sospetto", avulso ad ogni forma di fanatismo metafisico che ricalcasse l'ombra di Dio, non poteva certo esser d'accordo con una simile visione. Il germanismo antisemitica, infatti, appariva agli occhi del filosofo come un valore assoluto atemporale e metafisico, "fardello del passato" degno di essere distrutto.
Le frasi che compromisero Nietzsche
1. “I greci ci offrono un modello di razza e civiltà divenute pure: e speriamo che un giorno si riescano a realizzare anche una razza e una civiltà europee pure”
(272, Aurora).
Qui Nietzsche intendeva sottolineare quanto i popoli europei dovessero concorrere a costruire delle civiltà in base ai modelli greci (con la ripresa dei valori dionisiaci), ritenuti dal filosofo ineguagliabili.
2. “Vedete, io vi insegno il l'oltreuomo! L'oltreuomo è il senso della terra, La vostra volontà dica: sia il superuomo il senso della terra! Vi scongiuro, fratelli, rimanete fedeli alla terra e non credete a quelli che vi parlano di speranze ultraterrene! Essi sono degli avvelenatori, che lo sappiano o no. Sono spregiatori della vita, moribondi ed essi stessi avvelenati, dei quali la terra è stanca: se ne vadano pure! Una volta il sacrilegio contro Dio era il sacrilegio più grande, ma Dio è morto, e sono morti con Dio anche quei sacrileghi. Commettere sacrilegio contro la terra è ora la cosa più spaventosa, e fare delle viscere dell'imperscrutabile maggior conto che del senso della terra! Un tempo l'anima guardava al corpo con disprezzo: e allora questo disprezzo era la cosa più alta: essa lo voleva macilento, orribile, affamato. Così pensava di sfuggire ad esso e alla terra” (Così Parlò Zarathustra).
L'oltreuomo è libero dalle religioni che sostengono l’esistenza di un “mondo dietro al mondo” (in sostanza quella cristiana ed ebraica), considerate come “avvelenatori” dello spirito. Per il nazismo invece, tale espressione veniva interpretata come legame dell’uomo con la terra (l’al di qua dello stato e del popolo tedesco), ma soprattutto la critica nietzschiana nell’esistenza di un senso ultraterreno, era strumentalizzato contro gli ebrei, ritenuti da Hitler come traditori della Germania.
I passi che scagionano Nietzsche
“Per il momento gli spiriti liberi, dediti alla meditazione, hanno la loro missione: essi spazzano via tutte le barriere che si frappongono a una fusione degli uomini: religioni, Stati, istinti monarchici, illusioni dei ricchi e dei poveri, pregiudizi igienici e di razza, ecc.”
Lo spirito libero, precursore dell'Oltreuomo, distrugge tutto ciò che rappresenta un "eccesso di apollineo", di residui metafisici, cioè i surrogati di Dio: Stato, religione e pregiudizi di razza, tutti ritenuti assoluti, atemporali e trascendenti.
“No, non amiamo l’umanità: e d’altro canto siamo ben lontani dall’esser “tedeschi” abbastanza, nel senso in cui oggi ricorre la parola “tedesco” nell’uso comune, per metterci dalla parte del nazionalismo e dell’odio di razza”
“Massima: non aver rapporti con nessuno che prenda parte alla bugiarda impostura delle razze”.
Negli ultimi due passi, si commenta da sé la critica al nazionalismo e al razzismo.
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