Nel 1658 Oliver Cromwell morì e gli successe il figlio Richard, la cui politica non riuscì a mantenere gli equilibri politici del padre a tal punto da creare grande insicurezza e instabilità economica e politica. Nel 1660 il Parlamento decise di richiamare al trono uno Stuart, Carlo II, monarca cattolico e legittimo erede, figlio di Carlo I. Nel 1685 gli successe al trono il fratello Giacomo II, anch’egli cattolico e fautore di una politica assolutistica che si concretizzò nella seguente prassi:
a. sostegno ai cattolici e avversione al protestantesimo
b. espropriò i possedimenti dei protestanti benestanti
c. ignorò le prerogative parlamentari che si erano affermate alla fine della I rivoluzione
Insomma, l’Inghilterra stava tornando al modello di governo di Carlo I e il Parlamento rischiava di perdere i benefici politici ed economici ottenuti precedentemente.
Il Parlamento, allora, chiese l’aiuto del governatore olandese Guglielmo III d’Orange (Statolder d’Olanda, cioè «luogotenente» in nome del Re d’Olanda Filippo II), genero di Giacomo II, che fuggì senza combattere. Tra il 1688 e il 1689, senza alcuno spargimento di sangue l'Inghilterra visse la sua seconda rivoluzione, detta "gloriosa", in virtù della quale cambiò il suo assetto istituzionale.
Il Parlamento sottopose al nuovo re un documento, il Bill of rights, equivalente ad una legge costituzionale, poiché preservava i diritti del Parlamento e limitava il potere del monarca. I punti salienti erano i seguenti:
1. libertà di parola in Parlamento
2. Leggi e tasse dovevano avere il consenso parlamentare
3. libere elezioni (censitarie) per la camera bassa
4. separazione tra potere esecutivo (re) e potere legislativo (parlamento): l’Inghilterra diventava una monarchia parlamentare costituzionale
5. nessun re cattolico mai al governo
6. divieto persecuzioni per motivi religiosi (poi perfezionato con l’Atto di tolleranza nel 1689)
Nel 1701 la magistratura diventa organo indipendente e il potere risulterà, così, tripartito.
Se desiderate lezioni individuali o di gruppo, online oppure in presenza a Firenze, contattatemi via mail: puglisi.giancarlo@hotmail.it
Nessun commento:
Posta un commento