Le cause della prima guerra mondiale sono riconducibili, come sostiene Hobsbawm, ai conflitti interimperialistici tra Germania, Austria, Russia, Francia, Inghilterra.
Sebbene la causa scatenante riguardi la Serbia, nazione emergente durante la crisi e dissoluzione dell'Impero turco, le grandi nazioni europee facevano da regia, al fine di ottenere allargamenti territoriali grazie al morente stato turco.
Vediamo adesso sinteticamente i nodi cruciali dei conflitti interimperialistici dell'Europa degli anni dieci del Novecento.
Il pericolo tedesco agli occhi degli inglesi
a. La Germania, con il Kaiser Guglielmo II, adottò una politica estera aggressiva (Neuer Kurs) che aveva portato ad una forte espansione coloniale e al rafforzamento della flotta militare.
b. In Germania si era rafforzato il connubio tra le industrie pesanti e lo stato (commesse statali). I poteri economici del paese spingevano verso una politica imperialistica tale da garantire sbocchi in nuovi mercati (prodotti e capitali) e sicuri approvvigionamenti di materie prime.
c. La Germania iniziò un fase di progressiva militarizzazione (riarmo) manifestata tramite il rafforzamento della flotta tedesca, chiara minaccia, secondo l’Inghilterra, all’equilibrio internazionale: il two power standard, criterio elaborato dalla Royal Navy inglese per misurare la soglia di sicurezza internazionale, sosteneva che la somma delle due più grandi flotte europee non avrebbe dovuto superare le unità navali britanniche. La flotta tedesca, da sola, era seconda all’Inghilterra.
d. Intensificazione rapporti commercial con la Turchia: le imprese tedesche costruirono la linea ferroviaria Costantinopoli - Baghdad. La Germania, così, aumentava l’influenza in una zona d’interesse sia dell’Inghilterra, poiché al confine con i possedimenti britannici in India, sia della Russia, poiché vicino allo stretto dei Dardanelli, strategico sbocco commerciale.
e. il riarmo tedesco era generato dalla "psicosi dell'accerchiamento", dovuto alla formazione dell'Intesa tra Francia, Inghilterra e Russia.
Il riarmo tedesco spinse nella stessa direzione Francia e Inghilterra.
Conseguenze internazionali
Il comune obiettivo antitedesco avvicinò Francia e Inghilterra che, nel 1904, firmarono l’Entente cordiale (Intesa cordiale), mediante il quale erano riconosciuti gli interessi britannici in Egitto e l’espansione francese in Marocco; la Francia cercava alleati sia per recuperare l’Alsazia - Lorena (zona industriale e con interessanti risorse persa dopo la guerra franco – prussiana - revanche), sia per conquistare il bacino carbonifero della Saar, sottoposto al controllo tedesco.
Conflitti che aumentarono le tensioni fra i due schieramenti
Prima crisi marocchina: la Germania subì un duro colpo, poiché l’entente cordiale tra Francia e Inghilterra precludeva l’espansione tedesca in Marocco. Nel 1905 il Kaiser, dopo aver affermato a Tangeri che avrebbe garantito l’indipendenza del Marocco, propose una conferenza sulla questione marocchina nel 1906 ad Algeciras, in Spagna. La Germania rimase isolata e alla Francia fu affidato il compito di controllare forze di polizia e finanze del Marocco, instaurando, così, un protettorato sul paese. Fu una disfatta per la Germania.
Contrasti sui Balcani. La Gran Bretagna continua con la sua politica di accerchiamento inserendo nell’intesa anche la Russia (Triplice intesa nel 1907), preoccupata dell’influenza tedesca in Turchia. Un'altra causa di scontro era legata alla questione balcanica. La Russia (alleata adesso di Gran Bretagna e Francia) era in contesa con l’Austria (alleata di Germania e Italia) per l’influenza sui Balcani, ancora sotto dominio turco. La rivoluzione dei Giovani turchi sbloccò la situazione. Un partito borghese, Unità e Progresso, guidato da Mustafa Kemal, mise fine al regime del sultano Abdul – Hamid, instaurando un regime costituzionale – parlamentare. La crisi turca diede l’occasione all’Austria di annettere la Bosnia – Erzegovina (già occupata) nel 1908. Contemporaneamente la Bulgaria si dichiarò indipendente. La Serbia, guidata da Pietro I, aveva mire sui Balcani, e ciò cozzava con gli interessi austriaci. Allora ricevette l’appoggio della Russia. La Germania impose alla Russia di riconoscere l’annessione austriaca, facendo manifestazione di forza. La Russia cedette e si avvicinò ulteriormente all’Intesa.
Seconda crisi Marocchina. Mentre continuava il riarmo tedesco e le richieste inglesi di limitarne la quantità fallirono, si consumava la seconda crisi marocchina. La Francia, andando oltre il semplice protettorato, occupò le città di Fez, Rabat e Meknes. La Germania reagì mandando nel luglio 1911 la cannoniera Panther nella rada di Agadir. La Gran Bretagna informò la Germania che era pronta per entrare in guerra, ma il governo tedesco indietreggiò accettando un accordo con la Francia in cui gli era concessa una parte del Congo francese. La Germania subì una dura umiliazione.
Le guerre balcaniche. La guerra italo – turca per la Libia ebbe conseguenze sulla regione balcanica. Serbia, Bulgaria e Grecia approfittarono della situazione per spartirsi la Macedonia, ricca di terra agricola, dichiarando guerra alla Turchia (I guerra balcanica, ottobre 1912 – maggio 1913). Ricordiamo le alleanze: la Serbia era legata alla Francia e alla Russia, mentre la Bulgaria all’Austria e alla Germania, interessata alla grande linea ferroviaria Berlino – Baghdad. Poco dopo, esplose la II guerra balcanica tra Serbia e Bulgaria per la spartizione della Macedonia. Vinse la Serbia (giugno – luglio 1913) e ciò impediva all’Austria l’egemonia sui balcani. Non dimentichiamo anche l’interesse italiano nella regione nord balcanica, le cosiddette terre irredenti.
L’Austria, adesso, aveva una “spina nel fianco”: necessitava di un’occasione per eliminare la Serbia e completare la sua egemonia sui Balcani.
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